Nebbia

Esposizione personale.

Galleria White Room, marzo - giugno 2024.

Niebla si propone di evocare il linguaggio pittorico per comprendere la transitorietà dello sguardo, ciò che esiste al di là di una percezione verso un'entità abituale. È soprattutto un'analisi dell'altro nello spazio, uno spostamento di queste immagini verso l'ambiente del quadro, dove si ricostruisce l'orientamento della luce e l'atmosfera che circonda questi personaggi.

È un'opera costruita dalla memoria delle immagini e non dalla realtà fisica. In questo caso, perché non prendere l'effetto tecnico o il difetto e dipingerlo secondo la propria interpretazione?

Costruire uno studium - come direbbe Barthes in fotografia -, e analizzare le opere come una sorta di confronto, dove la gestualità è riconoscibile come tendenza a smascherare la natura imperfetta di una corporazione.

L'artista è interessato a un'arte senza tempo, che si riconosca nelle aree di massima incertezza, in qualsiasi spazio o nella combinazione di varie qualità; in questo senso è favorevole a che la sua lettura sia come l'esperienza particolare dello spettatore.

Per lo spettatore, la maggior parte dei personaggi di queste opere sono anonimi, sconosciuti; ma l'artista è cresciuto osservandoli, vivendo con loro, a volte come stalker, a volte coinvolto come partecipante nelle loro storie di vita. Un contesto molto particolare li circonda: la Città Nucleare, nella provincia cubana di Cienfuegos, luogo di nascita del creatore, dove la nebbia sembra non essersi ancora dissolta.

A cura di Sandra García-Herrera

Daniel Antón Morera

Daniel Antón Morera